PINETA DI CLASSE - Percorso Equestre
Località: Emilia-Romagna, Ravenna , loc. Fosso Ghiaia
Lunghezza: Km. 10/15
Tipologia di terreno: pianeggiante, sabbioso, dentro al bosco
Grado di difficoltà: facile, due ponti in legno
Limitazioni: nessuna
Località: Emilia-Romagna, Ravenna , loc. Fosso Ghiaia
Lunghezza: Km. 10/15
Tipologia di terreno: pianeggiante, sabbioso, dentro al bosco
Grado di difficoltà: facile, due ponti in legno
Limitazioni: nessuna
Il percorso è stato realizzato diversi anni fa Comune di Ravenna per la parte sud della pineta, e da poco integrato con un tracciato nella parte nord; presenta una lunghezza complessiva di 10/15 km. (a seconda che facciate tutto l’anello o solo parte), interamente nella famosa Pineta di Classe. Nella Mappa dei Percorsi e sulle segnalazioni è indicato come Percorso n.3.
E’ percorribile in qualsiasi momento dell’anno e con qualsiasi stagione, senza necessità di permessi, tutto pianeggiante e senza difficoltà di rilievo.
I periodi migliori sono la primavera quando c’è la fioritura ed interi sentieri sono in mezzo nuvole dei bianchi fiori del biancospino e pruno selvatico, ed il tardo autunno, quando nel verde scuro del bosco appaiono all’improvviso alberi e cespugli dalle foglie che sembrano aver catturato il sole dell’estate.
In pieno inverno la “galaverna” lo trasforma in un paesaggio irreale, pare di trovarsi nel bosco delle fate; purtroppo negli ultimi anni il fenomeno è sempre più raro e limitato alla parte esterna, nel fitto del bosco è quasi assente.
Nel periodo settembre/novembre zanzare e tafani, sempre presenti comunque, aumentano a dismisura e potrebbero far molto innervosire cavalli (e cavalieri) non avvezzi.
E’ facile che vi attraversino la strada scoiattoli e fagiani, la grande poiana non è rara, anche se è più facile vederla in cielo; lungo i canali e nelle zone basse sono di casa gli aironi cinerini e le garzette e con un po’ di fortuna si può incontrare l’istrice o la volpe, ma è più facile che ne intravediate solo la sagoma per un attimo mentre si infrattano nel folto.
Altrettanto difficile da incontrare è il daino, non so quanti siano, una volta ne ho incontrato un gruppetto di 6/8 (non ho avuto il tempo di contarli) che sono subito fuggiti, un paio di volte un maschio dalle grandi corna; è molto più facile vederne le caratteristiche impronte.
I piccoli uccelli non mancano e nella stagione giusta è facile vedere l’inconfondibile upupa.
Gli ingressi sono quattro:
1. via della Sacca
2. via Sila
3. via Bevanella
4. Fosso Ghiaia
Via della Sacca
Provenendo da Ravenna, si percorre la SS16 Adriatica in direzione sud.
Poco prima dell’abitato di Fosso Ghiaia, sulla sinistra si trova via della Sacca (strada bianca) e le indicazioni per Foce Bevano.
A circa 1 km. Si trova l’ingresso della Pineta e del percorso; attenzione al passaggio a livello, è a schiena d’asino. C’è parcheggio.
Via Sila
Provenendo da Ravenna, si percorre la SS16 Adriatica in direzione sud.
Dopo la rotonda per Mirabilandia sulla sinistra c’è un gruppo di case e via Sila; a poche centinaia di metri, dopo il passaggio a livello, c’è l’ingresso e un parcheggio.
Fosso Ghiaia
Utilizzato prevalentemente da chi proviene dal mare e Lido di Dante.
Proseguendo per via della Sacca (tutta bianca e con molte buche) per alcuni chilometri, costeggiate tutta la pineta fino ad arrivare al canale Fosso Ghiaia, c’è l’ingresso; non c’è possibilità di parcheggio.
Via Bevanella
Utilizzato prevalentemente da chi proviene da Lido di Savio.
Provenendo da Ravenna, si percorre la SS16 Adriatica in direzione sud, dopo la rotonda per Mirabilandia, sulla sinistra c’è un gruppo di case, via Sila, poi un ponte su alcuni canali.
Immediatamente dopo il ponte (sull’argine), sulla sinistra, c’è via Bevanella (indicazione per il cimitero); proseguire per 2,8 chilometri, strada prima asfaltata e poi bianca, fino ad un incrocio; girate a sinistra, in direzione della pineta, e dopo circa 600 mt., trovate l’inizio del percorso cavalli (tabella segnaletica).
Non c'è possibilità di parcheggiare.
In pineta il percorso è tutto segnalato, ma i cartelli non sempre sono ben visibili, spesso sono posti per chi viene dalla parte opposta; partendo dalla Sacca si vedono bene, dalle altre direzioni bisogna stare attenti, cercarli un po’ ed interpretarli a rovescio, altrettanto da via Bevanella; alcuni non sono proprio chiari, e qualche volta c’è chi si “diverte” a toglierli o girarli.
I due ponti in legno, sul Fosso Ghiaia e sullo Scolo Acquara sono scivolosi in caso di pioggia o brinate.
Vi sono alcune carraie ben riconoscibili, perché larghe e ben battute, che non possono essere percorse assolutamente, come sono da evitare anche i percorsi ciclistici e pedonali.
Le carraie da evitare, principali e percorsi ciclo-pedonali, sono segnate in rosso nella mappa.
L’itinerario, in giallo sulla mappa, ha alcuni tratti in comune con quelli ciclistici e pedonali, specie in prossimità degli ingressi e dei ponti, nei quali è necessario fare molta attenzione.
Tenete presente anche che la visibilità è limitata, siete in un bosco piuttosto fitto; in ogni caso tenete una andatura che vi consenta un controllo immediato del cavallo, è facilissimo incontrare un ciclista od un pedone fuori dai suoi itinerari.
In caso vi perdiate e vi troviate a percorrere uno dei sentieri vietati, tenetevi il più possibile al margine, andando al passo.
I telefoni cellulari non sempre prendono bene, in particolare nelle zone più interne, comunque in caso di necessità:
Casa Pinetale Aie di Classe – Parco 1° maggio tel. 0544 560710
Riccardo Saragoni 3295365754
La traccia GPS di sentieri è stata realizzata nel 2009 dal sottoscritto, che è sempre disponibile per informazioni o per accompagnamenti.
Cartografia: IGM 1:25.000 Foglio 240 Sezione I Savio